Saranno l’autopsia e poi anche l’esame tossicologico lunedì a svelare le cause della morte di Maria Primerano, la 32 russa originaria di Rostov ma con cittadinanza italiana trovata senza vita domenica mattina in un appartamento ora sotto sequestro al piano terra di questo condomio di piazza 25 aprile a Porto San Giorgio. In quell’alloggio che aveva preso in affitto per un mese, a due passi dal lungomare sud, il suo corpo è stato trovato riverso su un divano letto con diverse ecchimosi, lividi sospetti che in un primo momento hanno fatto pensare ad una violenza subita ma che forse potrebbero essere riconducibili allo stato di decomposizione del corpo, visto che il decesso della giovane, stando ad una prima ispezione cadaverica risalirebbe ad almeno tre giorni fa. Sarà l’esame autoptico a svelare la natura di quegli ematomi. In casa comunque nessun segno di effrazione e di colluttazione. Niente che possa far pensare ad un’aggressione. Rinvenute sul muro del pianerottolo solo alcune tracce di sangue , che sono state repertate e che verranno analizzate dalla scientifica ma con tutta probabilità rislirebbero a diverso tempo fa e non sarebbero riconducibili alla morte della giovane. Nessuna ipotesi però al momento è esclusa e tutte le piste rimangono aperte. Sul caso indaga la squadra mobile di fermo che nelle scorse ore ha già ascoltato la proprietaria dell’appartamento. E’ stata lei a ritrovare il corpo senza vita della giovane con cui non riusciva a mettersi in contatto dopo che il contratto d’affitto era scaduto. Da chiarire perchè la 32 enne fosse in città: era arrivata in treno da Genova lo scorso 13 settembre ma nessuno in zona l’aveva mai vista. Oltre che dall’autopsia è dall’analisi del telefono posto sotto sequetro che gli inquirenti puntano a ricostruire i movimenti e i contatti della giovane e a sciogliere il giallo della sua morte.