Chiede che siano accertate le responsabilità della scuola. A chiederlo sono i familiari del quindicenne di Montignano, che lo scorso 13 ottobre si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza del padre.
Una richiesta fatta tramite il loro legale nel corso della conferenza stampa all’Auditorium San Rocco di Senigallia. Un appello lo rivolgono anche alla procura dei minori che si occupa delle indagini, sui presunti casi di bullismo subiti dal ragazzo. Sanzioni disciplinari e licenziamento per chi ha sbagliato o taciuto.
Una famiglia che vive nell’attesa anche di conoscere il contenuto del telefono di Leonardo, è qui che si troverebbero inidizi e nuovi dettagli sulla quotidianità del ragazzo al panzini di senigallia. Gli inquirenti stanno lavorando per sbloccarlo, in arrivo anche un perito per riuscirci.
Tra le richieste, indagare sulla condotta degli inseganti, sullo sportello psicoloogico mai attivato e far sequestrare alla procura i telefoni dei tre ragazzi segnalati dalla famiglia come autori dei presunti atti di bullismo. Quest’ultima richiesta arriva a poche ore dalla diffusione di un video di scherno attribuito a uno dei tre e postato sui social.
Il 6 novembre è previsto l’incontro a roma tra i genitori di Leonardo e il ministro Valditara, tra le volontà della famiglia una nuova proposta di legge sul bullismo che porti il nome del figlio.
Il servizio in onda nel tg delle 19.30.