A SAN BENEDETTO ADDIO A GALLETTI, IL “VOLONTARIO EROE” MORTO IN UCRAINA

A SAN BENEDETTO ADDIO A GALLETTI, IL “VOLONTARIO EROE” MORTO IN UCRAINA

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“La guerra è sempre una sconfitta, una pazzia, e tanti innocenti la stanno pagando”. Lo ha ripetuto più volte nella sua omelia Don Romualdo Scarponi, alle persone che hanno gremito la Cattedrale Madonna della Marina di San Benedetto del Tronto.

Tanta è stata la commozione per Massimiliano Galletti, il 59enne soccorritore morto lunedì all’ospedale di Kiev dopo quasi un mese di coma. Era rimasto ferito il 3 ottobre scorso, dalle scheggie di un lancia granate portatile anticarro.

Le sue spoglie sono arrivate di fronte la chiesa pochi minuti prima delle 15, accolte da 400 persone. Alla messa erano presenti l’ex sindaco Pasqualino Piunti e il vicesindaco tonino capriotti, seduto in prima fila accanto alla moglie di Massimiliano, Donatella Scarponi, e alla figlia Aurora, a cui il sacerdote ha rivolto un: “Tuo papà ha incontrato Gesù nei fratelli colpiti dalla guerra, donando il suo cuore”. Fuori dalla chiesa anche un altro dei cani molecolari di Galletti, Zeno.

Tra i presenti anche l’avvocata della famiglia, Carla Tiboni, che non ha dubbi sulle cause di morte del 59enne, allontanando le ipotesi di un Galletti in Ucraina per combattere e non in soccorso.

Massimiliano era un dipendente comunale, ma anche soccorritore, paramedico e addestratore cinofilo. Operava nelle retrovie, occupandosi di cercare i feriti e le vittime. Era partito in compagnia di uno dei suoi cani, Bairo, perdendo la vita insieme a lui nella regione di Kharkiv. Il suo corpo è arrivato in piena notte a Milano dall’Ucraina, prima di viaggiare con un altro carro funebre fino alle Marche.

Sul palco, prima della fine della messa, la sua amica, Giovanna Ricci, che gli ha dedicato un pensiero.

Il servizio in onda su TVCM alle 19.30.