MANIFATTURA TABACCHI A RISCHIO CHIUSURA, SI MOBILITANO I DIPENDENTI

MANIFATTURA TABACCHI A RISCHIO CHIUSURA, SI MOBILITANO I DIPENDENTI

postato in: News | 0

La Manifattura Tabacchi di Chiaravalle è in ginocchio, il futuro è a rischio. Così i lavoratori si mobilitano, promuovendo una petizione, per scongiurare il pericolo di chiusura della loro storica azienda eccellenza del Made in Italy.

L’ultima fabbrica produttrice di sigarette in Italia rischia la chiusura a causa di un provvedimento legislativo giudicato incompatibile con la normativa europea dalla giustizia amministrativa. Istituita dalla Legge Finanziaria 2019, la norma sta condannando l’azienda alla chiusura, una decisione che il Tar del Lazio ha ripetutamente definito in contrasto con i principi di libera concorrenza.

Nonostante le tre ordinanze del Tar, che hanno sottolineato l’incompatibilità della norma con il diritto europeo, l’iter giudiziario si protrae a ritmi incompatibili con la sopravvivenza dell’azienda e dei circa 100 lavoratori diretti e indiretti. La Corte Costituzionale, cui il Tar ha rinviato la questione, ha finora riservato una risposta che non ha soddisfatto le aspettative, rinviando la decisione. Un’ingiustizia che ha profonde ripercussioni sull’economia reale e sul tessuto produttivo italiano.

La Manifattura Tabacchi rappresenta un’eccellenza nel settore, con un prodotto di alta qualità e un forte legame con il territorio. La sua chiusura comporterebbe non solo la perdita di numerosi posti di lavoro, ma anche un grave danno all’immagine del Made in Italy e all’economia locale. L’azienda ha già attivato tutte le iniziative possibili per scongiurare la chiusura, rivolgendosi ai massimi organi dello Stato e all’opinione pubblica ma la situazione resta critica.

I lavoratori hanno firmato una petizione che i loro rappresentanti sindacali hanno inviato alla Presidenza della Camera, del Senato, al viceministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministero del Made in Italy e alla Presidenza della Regione Marche.

Immagini ed interviste nel tg delle 19.30.