Dalle parole di un ragazzo del Pakistan si riesce a ricostruire la paura di tutti e 34 i migranti arrivati ad Ancona, dopo 5 giorni di navigazione in mare, fino al sicuro porto dorico, assegnato dall’autorità tra le polemiche.
La partenza, per molti dei naufraghi, da Zwara con un piccolo gommone, senza giubbotti salvagente e pochissimo cibo. Poi, il salvataggio ad opera dell’emergency, in lontananza il porto, preparato ad accogliere il 13esimo sbarco.
Dalla zona Sar libica alle Marche. I naufraghi, tutti uomini e un minore non accompagnato, erano partiti dalle coste libiche e provengono da Afghanistan Pakistan e Sudan, Paesi devastati da conflitti armati.
La nave di Emergency torna ad Ancona, 34 le persone soccorse dalla nave Life Support, l’attracco alle prime ore della mattina, iniziano le operazioni di sbarco.
Storie di vite spezzate, di guerre e di una fuga disperata in cui si cerca la salvezza passando dal mare, storie comuni, vissuti simili. Per Ancona la procedura è già rodata, l’attracco, i primi controlli medici, e il trasferimento al Paolinelli per le procedure mediche. Resta da capire dove saranno trasferiti i 34 uomini salvati dal mare e se rimarranno nelle marche.
il servizio in onda alle 13.30 e alle 19.30.