Come e perché Dante conoscesse le Marche non si sa. Di certo il sommo poeta si spostò molto durante l’esilio per tutta la penisola e di sicuro conosceva molto bene le Marche sia dal punto di vista geografico che politico come dimostrano le numerosissime citazioni presenti nella Divina Commedia. Nel quinto canto dell’ Inferno dove si narra del tragico amore tra Paolo e Francesca, Dante non cita esplicitamente Gradara, ma è plausibile che il fatto sia accaduto qui e non altrove anche per via di alcuni dettagli storici. E’ invece citato molte volte il Montefeltro che, benché oggi con la rupe di San Leo passato in Emilia Romagna, all’epoca di Dante era parte dei colli marchigiani.
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