«E’ la febbre della gioventù che mantiene il resto del mondo alla temperatura normale; quando la gioventù si raffredda il resto del mondo batte i denti».
Con questa citazione dello scrittore francese Georges Bernanos che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato il 730esimo anno accademico dell’Università di Macerata.
Arrivato in piazza della Libertà intorno alle 11, Mattarella è stato accolto dal rettore Francesco Adornato e dal ministro all’Università Gaetano Manfredi.
La giornata di festa per Macerata è stata anche l’occasione per ribadire la centralità delle Università in particolare di quelle che si trovano nelle aree interne e che rappresentano un presidio culturale e sociale.
Un messaggio tanto più forte perchè partito da un territorio che porta profondi i segni del terremoto e significativa è stata per questo la presenza del Commissario alla Ricostruzione Legnini al quale Mattarella si è rivolto riaffermando che “la ricostruzione rappresenta un punto primario dei doveri della Repubblica”.
E’ agli studenti, però, che il Presidente ha riservato il saluto più caloroso.
Infine il riferimento al “virus dell’individualismo” di cui aveva parlato nella sua prolusione “Fragilità globale – la via dell’umanesimo fra natura e tecnologia” il prof. Luigi Alici.
Per Mattarella questo virus ha la stessa pericolosità del Coronavirus.