Hanno circondato simbolicamente con una catena umana la sede anconetana di Confindustria. Erano circa 160 gli operai a manifestare nel capoluogo per chiedere – aderendo alle 4 ore di sciopero indette dai sindacati a livello nazionale, il rinnovo del contratto, l’adeguamento salariale, più diritti e tutele dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica.
Un sit in-nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, che arriva ad un anno esatto dalla presentazione della piattaforma contrattuale e a 10 mesi dalla scadenza del contratto.
Al primo punto c’è il salario: i sindacati hanno chiesto 140 euro, Federmeccanica ha ribattuto 40
Aumenti legati all’inflazione non hanno senso se l’inflazione è a zero. Secondo i sindacati confederali c’è il chiaro tentativo di far morire il contratto nazionale
La sicurezza sui luoghi di lavoro in tempi di covid si ottiene solo grazie all’impegno sindacale, ma i pericoli arrivano spesso dall’esterno, dai trasporti
Nelle Marche sono circa 30 mila i lavoratori metalmeccanici di Federmeccanica. Tante le aree di crisi presenti, come quella dell’elettrodomestico nel fabrianese. Un’altra importante manifestazione si è svolta davanti alla Confindustria di Pesaro.