“Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee”.
Prende in prestito le parole del Ministro della pubblica istruzione di Benito Mussolini, Giovanni Gentile il direttore dell’ufficio scolastico regionale Ugo Filisetti che in occasione della festa del 4 novembre rivolge agli studenti un messaggio pieno di ardore battagliero che suona come una chiamata alle armi.
Più che un omaggio ai caduti risuona come un elogio alla guerra quello con cui il dottore responsabile dell’Ufficio Scolastico regionale prova ad infiammare gli animi dei suoi studenti.
Peccato che la sua retorica bellicistica percepita dai più come rigurgito nostalgico del fascismo più che gli animi sia servita ad infiammare le polemiche, tanto da scatenare una bufera.
Oltre a presidi, famiglie ed insegnanti, a scagliarsi contro le sue parole anche diverse sezioni Anpi, e poi sindacati, partiti politici e il garante dei diritti della Regione Marche.
Due le interrogazioni già pronte per la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. La prima di Nicola Fratoianni, parlamentare e portavoce nazionale di Sinistra italiana, la seconda del deputato dem Mario Morgoni.
Per tutti la richiesta è la stessa: “ Filisetti è inadeguato e va rimosso dall’incarico”.