Molti di loro partono la domenica sera per rientrare il venerdì successivo.
E se non percorrono anche, o solo, autostrade, il loro lavoro diventa difficile sia che si sia in zona gialla, arancione o rossa.
Sono i camionisti, i conducenti di veicoli commerciali.
Con la chiusura di bar e ristoranti non solo non sanno dove mangiare, ma trovano difficoltà anche a farsi una doccia o semplicemente ad andare alla toilette.
Questo lock-down è certamente migliore del primo, lavora anche chi non trasporta solo generi di prima necessità, ma la difficoltà per chi copre tratte sulla viabilità secondaria sono molte.
Gilberto Gasparoni, Segretario Confartigianato Trasporti e Logistica Marche, ha comunicato che l’associazione di categoria ha scritto al Presidente Conte e ai Ministri De Micheli e Lamorgese per chiedere deroghe alla chiusura di bar e ristoranti nelle aree di sosta attrezzate: pasti caldi e servizi igienici non possono mancare per le centinaia di migliaia di conducenti di TIR che già con tanto sacrificio svolgono la loro attività al servizio del sistema produttivo e del paese – si dice nella nota.