CORONAVIRUS: LA VARIANTE BRASILIANA FA PAURA

CORONAVIRUS: LA VARIANTE BRASILIANA FA PAURA

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Dopo la variante inglese e la variante sudafricana, arriva anche quella brasiliana a far paura. Questa forma di coronavirus in realtà circolava già questa estate anche se il ceppo è stato isolato recentemente in Giappone. Si è notato infatti che a Manau c’era una strana diffusione.

Le varianti inglese e sudafricana sono mutate di meno e i vaccini sono in grado di coprirle; per questa variante invece non c’è certezza. Le altre varianti sono più diffusive ma non più patogene, ossia più cattive; questa andrebbe studiata in contesti dove il sistema sanitario è più evoluto rispetto al Brasile. Quello che è certo è che a Manau i ¾ della popolazione si sono infettati e non c’è ancora l’immunità di gregge. Quindi con questa variante non basterà vaccinare il 65-70% della popolazione, bisognerà arrivare all’80-85%

La cura con anticorpi monoclonali, che da noi dovrebbe arrivare tra marzo ed aprile, potrebbe non coprire questa variante ma aggiornarla comporta costi piuttosto alti, aggiornare il vaccino a Rna invece è piuttosto semplice.

In Italia la variante brasiliana non è ancora stata isolata, ma arriverà certamente. I voli col Brasile sono sospesi, ma non quelli col Portogallo ad esempio. Le mutazioni sono naturali: il virus cambia per sfuggire alle nostre difese anticorpali. L’unico modo per superare il problema sarebbe vaccinarci tutti rapidamente: se il virus circolasse di meno muterebbe di meno. Ma la vaccinazione allo stato attuale non può essere accelerata. Le uniche armi che abbiamo sono il distanziamento sociale, e il rispetto delle norme di igiene.