24 ore prima del ritorno in zona rossa, la città di Fermo vive già qualcosa di simile ad un lock-down. Pochissima gente in giro, anche per via della pioggia, ed esercizi in buona parte chiusi. Incontriamo il sindaco, Paolo Calcinaro, che conosce bene il covid avendolo contratto dopo le elezioni di settembre ed avendo trascorso due settimane in ospedale. “I nostri dati – ci spiega – sono molto migliori in provincia rispetto ad Ancona e Macerata. Siamo ancora sotto la soglia dei 250 contagi settimanali su 100 mila abitanti, ma quello che preoccupa la regione è il trend.
Quello che serve sono i ristori per le categorie colpite.
Il comune dal canto suo ha stanziato oltre un milione di euro per sostenere: esercizi commerciali, ristoranti, palestre, cinema, ha tagliato 600 mila euro di tari alle attività. Ma serve aiutare le famiglie che restano senza scuole per i loro figli, e si potrebbe lasciare aperti almeno i nidi dove c’è minor concentrazione nelle classi.
Chi lavora nelle attività è sconfortato: questo parrucchiere è costretto a chiudere in base alle nuove norme del Dpcm, esattamente come gli estetisti
Nei negozi di abbigliamento si sperava almeno negli ultimi giorni di saldi.
L’unica speranza è che le chiusure non siano troppo prolungate nel tempo.
Intanto i cittadini si adeguano sperando che questa situazione duri al massimo 5 giorni, fino allo scadere dell’ordinanza del presidente della Regione.
