Hanno portato in piazza la loro esasperazione e la rivendicazione dei loro diritti i lavoratori dei settori trasporti e logistica, in pratica coloro che sempre, ma soprattutto da un anno a questa parte percorrendo chilometri con i loro furgoni e camion, con turni fino a 12 ore, hanno portato fin nelle nostre case merci di ogni genere, hanno fatto muovere l’economia.
Ma oltre un anno e mezzo però queste stesse persone aspettano il rinnovo del contratto e al tavolo della trattativa le proposte arrivate sono state quelle di un maggiore precarizzazione del lavoro, l’abolizione degli scatti di anzianità e del pagamento del lavoro festivo, la riduzione delle ferie e dei permessi, il superamento della clausola sociale in caso di cambio appalto dei servizi di logistica ed il rifiuto di un aumento delle retribuzioni ferme da oltre 18 mesi.
Per il momento due i giorni di mobilitazione decisi che nelle Marche stanno vedendo un’adesione fino al 100% in alcune realtà, ma se non arriveranno garanzie, il comparto è deciso ad andare avanti.