Sono tornati a manifestare i dipendenti dell’Elica, azienda leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti.
I lavoratori sono tornati in strada con una manifestazione di protesta che questa volta è andata in scena di fronte allo stabilimento di Cerreto d’Esi, quello che, secondo il piano industriale presentato dalla proprietà, dovrebbe chiudere.
Dopo il ritrovo davanti ai cancelli insieme anche ai colleghi dello stabilimento di Mergo, c’è stato un corteo fino al palazzo comunale per un incontro con i rappresentanti istituzionali del paese, che fin dall’inizio della vertenza si sono schierati accanto ai lavoratori.
L’iniziativa ha preceduto l’incontro in Regione, tra il governatore Francesco Acquaroli e i vertici dell’azienda convocata con lo scopo di capire se ci sono margini per rivedere il piano industriale 2021-2023 che prevede 409 esuberi tra i 560 dipendenti complessivi, la chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi e il trasferimento del 70% della produzione in Polonia.
L’azienda si sarebbe detta disponibile a rivedere il piano, ma non a tornare indietro sul percorso intrapreso.