In discoteca in sicurezza grazie al distanziometro.
In attesa di sapere quanto e come i locali da ballo potranno riprendere la tecnologia arriva in soccorso del popolo della notte grazie ad un dispositivo elettronico portatile che vibrando avverte chi lo indossa se si viola il distanziamento sociale.
Si chiama “Safety Bubble Device” ed è stato messo a punto e brevettato da Iotalab, una start up anconetana nata dall’unione tra Vesta e Zanini Consulting.
in pratica ogni volta che due dispositivi si avvicinano entro il metro previsto per legge, iniziano a vibrare e la “collisione” viene registrata in forma anonima.
Il dispositivo è stato di recente sperimentato in un locale notturno della provincia di Lecco.
E’ emerso che su circa 200 presenti nel giardino del locale in uno spazio di 600 metri quadrati, in quasi 5 ore sono state registrate 582 “collisioni” in assenza di rischio, cioè con durata che secondo le prescrizioni non comporta l’esposizione al rischio di contagio.
Dei contatti segnalati tutti sono durati meno di 3 secondi mentre i contatti stretti, che secondo la legge devono essere di 15 minuti totali al di sotto di 2 metri, sono stati pari a zero.
“Questo sistema evidenzia che la tecnologia può aiutare le discoteche e i locali di intrattenimento a dimostare che è possibile realizzare eventi al chiuso in regime di prevenzione e con la possibilità di un immediato e selettivo contact racing anche riducendo la responsabilità dei titolari in caso di contagio” spiega Simone Fedeli, socio fondatore e a capo del team di ingegneri di IotaLab.