E’ morta Giuseppina Fattori, simbolo della popolazione terremotata
Per tutti ormai era Nonna Peppina, che subito dopo il terremoto del centro Italia nel 2016, ha incarnato l’immagine della forza e dell’ostinazione di chi, con la propria terra, ha stretto un legame indissolubile, al punto di non volersi staccare neppure dai ruderi della propria casa distrutta dal sisma. I suoi figli, per non recidere quel cordone, le avevano realizzato un prefabbricato, un alloggio che in quel luogo non ci sarebbe dovuto stare, perché per gli sfollati era stato deciso il trasferimento in strutture della costa. Ma proprio la sua caparbietà e l’ostinazione, avevano determinato l’approvazione di un decreto, conosciuto come Decreto Salva Peppina, che affermava il diritto di tutte le persone che avevano avuto la casa distrutta dal sisma di continuare a vivere in un alloggio provvisorio e dignitoso nel proprio paese d’origine
Proprio in quella casetta di San Martino di Fiastra Nonna Peppina è morta oggi, a una settimana dal suo 99 esimo compleanno e a pochi metri dalla sua vera casa, dove i lavori di ricostruzione erano cominciati da qualche mese. Sperava di rientrarci presto, per questo si era battuta per ben 5 anni, al punto che la sua lotta e resistenza erano diventate anche oggetto di studio sulla rivista dell’università Husting College in California. Anche il Presidente Mattarella l’aveva insignita dell’onoreficenza di Commendatore della Repubblica, notorietà che non aveva per nulla modificato il suo carattere e le sue aspirazioni, restare in quella piccola frazione che per lei rappresentava l’intero suo mondo, vissuto per 99 anni e difeso con dignità e forza fino all’ultimo giorno.
