Un corto circuito, forse provocato da un frigorifero, la causa dell’incendio dove sono morti fratello e sorella a Macerata, alle prime luci dell’ultimo giorno dell’anno. Alberto Cameli, 66 anni e sua sorella Anna, 65, portatrice di handicap non hanno avuto scampo. Sono state probabilmente le esalazioni sprigionate dal fumo a ucciderli insieme ai loro animali domestici, un cane e un gatto.
Li hanno trovati i VVFF in due stanze diverse del loro appartamento al secondo piano di un condominio di via Severini, dopo che a lanciare l’allarme erano stati i vicini di casa, preoccupati per il forte e acre odore di bruciato avvertito poco dopo le 7.
L’uomo era in cucina, probabilmente intento a riparare il guasto del frigo, da cui si sarebbero propagate le fiamme. la sorella, invece, è stata trovata in camera da letto. Ad Assistere la donna, in precarie condizioni di salute, abitualmente era una badante che passava molte ore in casa con la coppia di fratelli, ma che non era presente al momento dell’incidente, considerato l’orario. I soccorritori hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza lo stabile, ma al loro arrivo per i due inquilini non c’era già più nulla da fare. Cameli era conosciuto per la sua attività di autista di un noto avvocato e per la sua grande passione per il calcio e per la squadra cittadina, di cui era tifoso.
Ora l’appartamento è stato posto sotto sequestro, resta l’incredulità dei vicini per una tragedia che si è consumata a pochi metri da loro, ma che nessuno ha potuto evitare.
