“Serve un intervento tempestivo del Governo o l’autotrasporto sarà costretto a fermarsi”.
E’ il grido d’allarme dell’autotrasporto delle Marche che minaccia lo stop.
Non si tratta di un fermo di protesta, ma una necessità perché i carburanti, oltre ad aver subito rincari insostenibili di oltre il 50%, scarseggiano.
Le compagnie petrolifere stanno tagliando le forniture con ripercussioni sugli autotrasportatori.
E poi c’è il nodo dei rincari: il gasolio è passato da 1,25€ a 2€ e un rifornimento di 1000 litri salito da 1250€ a 2000€.
Con questi prezzi gli autotrasportatori continuerebbero a lavorare in perdita.
A rischio sono 2.100 aziende e 6.000 addetti nelle province di Ancona, Pesaro e Urbino, 1.800 aziende e 5.400 addetti in quelle di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
Per il settore servono interventi immediati che consentano di gestire l’emergenza attuale, ma anche misure strutturali per dare certezze agli imprenditori.
Tra le richieste al Governo l’introduzione con un DL del rimborso di parte degli aumenti del costo del gasolio, norme che diano certezza di recuperare gli aumenti del gasolio sui costi minimi e che questi vengano aggiornati con il variare del prezzo.