MARCHE ALLE URNE, TRA REFERENDUM ED AMMINISTRATIVE

MARCHE ALLE URNE, TRA REFERENDUM ED AMMINISTRATIVE

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Sono 179.733 i marchigiani chiamati domani alle urne in 218 seggi il rinnovo dei Consigli comunali per l’elezioni diretta dei sindaci in 17 Comuni: 74.022 in provincia di Macerata, 65.350 in quella di Ancona, 31.375 in quella di Fermo, 5.783 in quella di Pesaro Urbino, 3.203 in quella di Ascoli Piceno.

Tra i Comuni al voto non ci sono capoluoghi di provincia: sei quelli con più di 15mila abitanti, con possibilità di ballottaggio il 26 giugno: Jesi, Fabriano (Ancona), Civitanova Marche, Tolentino (Macerata), Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare (Fermo), a cui si aggiunge Corridonia (Macerata) scesa sotto 15mila, ma le cui liste elettorali non sono state ancora aggiornate, e che potrebbe quindi accedere al doppio turno, previsto il 26 giugno.

Folla di candidati sindaci: ci sono sei aspiranti a Civitanova Marche, 5 a Jesi, 4 a Fabriano, tra i centri principali chiamati al voto.

E poi 3 a Tolentino, Corridonia, Sant’Elpidio a Mare, due a Porto San Giorgio. A Civitanova Marche e Jesi si affacciano candidati riconducibili all’area no Green pass. Nelle zone terremotate si vota (in anticipo) a Camerino e Valfornace.

Completano il quadro Acquaviva Picena (Ascoli Piceno), Corinaldo, Offagna, Rosora (Ancona), Pedaso, in provincia di Fermo, (dove corre solo il sindaco uscente), Frontino, Tavoleto, Terre Roveresche (Pesaro Urbino).