Ufficialmente chiudono oggi ma continueranno ad operare anche dopo, con lo stesso personale, e si chiameranno UCA, Unità di continuità assistenziale.
Le Usca, in prima linea nell’effettuare tamponi e somministrare terapie a domicilio, non chiudono i battenti.
L’impennata dei contagi impone la continuità del loro servizio.
Per queste ragioni una nota diramata del Dipartimento Salute della Regione su direttiva dell’assessore Saltamartini, prevede la possibilità di utilizzare l’esperienza del personale delle Usca nella cura del Covid.
Ma non solo i medici Usca sanno impiegati anche per alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso delle Marche, fino al 31 dicembre 2022.