Si è stretto attorno ad un connazionale della vittima il cerchio delle indagini sull’assassinio di Rachid Amuri, un tunisino di 30 anni accoltellato la notte scorsa sul lungomare di Civitanova. Sembrerebbe trattarsi di un giovane legato a Rachid da rapporti di parentela, interrogato in tarda mattinata dai CC in caserma.
Si cerca di far luce sulle cause del delitto, consumato nel corso di una rissa scoppiata ieri sera intorno alla 22 sul lungomare sud di Civitanova Marche, sotto gli occhi dei tanti che, a quell’ora, affollavano quel tratto di strada. Alcuni testimoni raccontano di aver visto la vittima fuggire, raggiunta subito dopo da un’altra persona che avrebbe sferrato un unico fendente mortale durante una colluttazione. Il tunisino è giunto in ospedale già morto, sembra accompagnato da un connazionale e da un uomo di nazionalità italiana che ha riferito di essere stato fermato per trasportare il ferito. Un regolamento di conti per traffico di droga potrebbe essere la causa dell’omicidio, consumato in una piazza diversa da quella dello spaccio: i componenti della banda proverrebbero infatti dal fermano. Sulla vicenda indagano polizia e carabinieri, mentre nelle ore successive al delitto è stata convocata una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica: non più di 10 giorni fa l’assassinio dell’ambulante nigeriano, e ora, di fronte a questa escalation di violenza i cittadini chiedono più sicurezza e già da queste ore partiranno controlli straordinari con reparti speciali e unità cinofile nei comuni di Civitanova e Macerata, anche se il Sindaco della cittadina costiera sottolinea come i civitanovesi siano estranei a questi episodi che hanno coinvolto persone provenienti da fuori città.