RICOSTRUZIONE PICCOLI COMUNI MONTANI: UN PIANO COMPLESSO, SI INIZIERA’ A SETTEMBRE

RICOSTRUZIONE PICCOLI COMUNI MONTANI: UN PIANO COMPLESSO, SI INIZIERA’ A SETTEMBRE

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La ricostruzione dei piccoli richiede un programma mirato dove alla demolizione, smaltimento delle macerie, si unisce anche il recupero di strutture di grande valore storico e artistico. Il piano redatto dall’Ufficio Speciale Ricostruzione predispone le operazioni di ripartenza post terremoto nei territori dove il danno è stato maggiore e dove gli interventi si sono rivelati molto complessi.
I comuni interessati dal piano sono Arquata, in provincia di Ascoli Piceno (con 24 edifici), mentre nel maceratese Visso (dove si agirà su 12 edifici e sul cimitero monumentale di Castelmurato), Ussita (77 edifici), Pieve Torina (12), e Castelsantangelo sul Nera, con ben 179 edifici tra capoluogo e frazioni e per questo l’intervento sarà diviso in due tranche. I lavori dovrebbero partire entro il mese di settembre, mentre entro la prossima settimana dovrebbero essere avviate le procedure di gara per il loro affidamento».
Solo a Castelsantangelo e frazioni si stima un volume complessivo di oltre 60mila tonnellate di macerie da lavorare e in parte smaltire, in parte recuperare.
Nella fase immediatamente successiva all’emergenza, le macerie venivano trattate come rifiuto urbano e Gli elementi di pregio vincolati dalla Sovrintendenza accatastati in aree prese in affitto, per le quali tuttora si continua a pagare il canone; ora invece, tutte le demolizioni verranno affidate ad una serie di ditte specializzate che agiranno sul posto per la cernita dei materiali.
Il materiale vincolato dalla Sovrintendenza rimarrà sul posto e sarà obbligatoriamente riutilizzato nella fase di ricostruzione, evitando nuove aree di deposito
Per i proprietari degli immobili, inoltre sarà allestita anche un’area che consentirà loro, in una fase così delicata, anche dal punto di vista affettivo, di assistere ad ogni fase dei lavori