4 marchigiani su 10 soffrono di almeno una patologia cronica, due su 5 ne hanno più di due.
Quelle cardio-cerebrovascolari, quelle respiratorie le più diffuse, oltre al diabete.
Saremo pure una regione longeva, ma che sempre di più deve farei conti con la malattia.
Un marchigiano su 4 infatti è over 65 e con l’aspettativa di vita che si allunga a 80, 8 anni per gli uomini e a 85, 1 per le donne ad avanzare non è solo l’età ma anche acciacchi e malattie.
Non a caso ogni anno sono quasi 172 mila le persone ricoverate negli ospedali marchigiani, a cui se ne aggiungono oltre 53 mila tra Day Hospital e Day Surgery.
Le malattie del sistema circolatorio e i tumori maligni le prime cause di morte , mentre tra i fattori di rischio più diffusi ci sono la sedentarietà e il sovrappeso.
A scattare la mappa della malattia nelle Marche è la Regione, in occasione della giornata mondiale del Malato.
Ad istituirla nel 1993 fu Papa Giovanni Paolo II, un anno dopo aver ricevuto la diagnosi di Parkinson, con l’obiettivo di accendere i riflettori sul mistero della sofferenza.
E la data scelta non è casuale: l’11 febbraio, giorno in cui la chiesa celebra la Beata Vergine Maria di Lourdes, a cui i malati di tutto il mondo affidano le loro preghiere, invocando la guarigione.
A loro, ai malati sono dedicate le Sante Messe celebrate oggi nella ns regione nelle chiese o nelle corsie degli spedali per ricordare a tutti che più che con i miracoli dalla malattia si guarisce con la cura e la compassione.
E’ infatti un appello alla cura e alla compassione quello che, nella giornata mondiale del malato arriva dalla Basilica di Loreto con il messaggio di Mons. Fabio dal Cin.