L’Italia si caratterizza da sempre per una grandissima cultura sportiva, che riguarda tutte e venti le regioni della nostra Penisola, comprese le Marche, che negli anni hanno maturato grazie a famosi piloti un particolare legame con il mondo dell’automobilismo. Parliamo in particolare della Formula 1, campionato che nel nostro Paese può vantare tanti appassionati che seguono le gare in tv e tanta eco nei media. Si pensi anche al vasto panorama di siti verticali che si occupano del tema, al mondo delle scommesse sui Gran Premi di Formula 1 e dei pronostici. La F1 è popolarissima e ci sono 4 marchigiani che hanno portato il nome della loro regione in quel mondo. Vanno menzionati quattro piloti: Dorino Serafini, Luigi Fagioli, Ludovico Scarfiotti e Gianni Morbidelli.
Luigi Fagioli è nato nel 1898 ad Osimo ed è stato senza ombra di dubbio uno dei piloti più noti e più importanti della storia della nostra nazione. In realtà la sua carriera inizia nel migliore dei modi in sella ad una moto, con la quale ha la meglio in diverse gare importanti. Tuttavia, è il grave incidente del padre a fargli cambiare strada e a portarlo su quella dell’automobilismo. In questo ambito, il primo grande successo degno di nota viene registrato nel 1926 nel Gran Premio del Perugino del Turismo, guidando una Salmson GP. Con quest’ultima Fagioli raccoglie ben 27 partecipazioni, solo dopo passa alla Maserati Tipo 26 M fino al 1933. La sua avventura in questo senso non inizia di certo nel migliore dei modi, tanto che si vede costretto a ritirarsi ben sei volte all’inizio dell’anno precedentemente menzionato. La conoscenza e il rapporto stretto con Enzo Ferrari lo portano a salire sull’Alfa P3, con la quale nel giro di soli tre mesi riesce nell’impresa di laurearsi campione d’Italia. Prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, Fagioli riesce ad aggiungere al suo palmares anche la Coppa Acerbo vinta a Pescara, il GP d’Italia a Monza, il GP di Spagna a San Sebastian, il GP di Monaco, l’AVUS e il GP di Barcellona. La sua carriera viene coronata dalla storica partecipazione al primissimo campionato di Formula 1 andato in scena nel 1950, due anni prima rispetto alla tragica morte avvenuta a seguito di un incidente a Monaco.
La carriera di Dorino Serafini è cominciata proprio come quella di Fagioli: in sella ad una moto. A seguito di un incidente piuttosto spaventoso andato in scena nel 1947, Serafini torna a gareggiare solamente l’anno successivo, durante il quale riesce a partecipare a delle gare di F2 e a tre di F1. Dopo aver firmato un contratto con la Ferrari nel 1951, un secondo pauroso incidente avvenuto nel 1952 lo costringe a mettere definitivamente un punto alla sua carriera.
La figura di Ludovico Scarfiotti, invece, resta leggendaria soprattutto per un motivo: ancora oggi il pilota marchigiano è l’ultimo italiano ad essere riuscito a trionfare nel GP d’Italia, vinto nel 1966 dopo aver debuttato in Formula 1 tre anni prima. Quello di Monza, che ospita gare di F1 dal 1950, è un circuito particolarmente prestigioso proprio perché è l’unico dove si svolgono Gp di Formula Uno fin dall’istituzione del Mondiale. Nel palmares di Scarfiotti figurano anche due Campionati Europei della Montagna con la Ferrari, la 24 ore di Le Mans, la 12 ore di Sebring, la 1000 km del Nurbugring e la 1000 km di Monza. Nel 1968 il pilota marchigiano muore a seguito di un tragico incidente avvenuto durante le prove della gara in salita di Rossfeld.
Gianni Morbidelli, nato nel 1968, si è dovuto sudare parecchio l’approdo in Formula 1, avvenuto solamente negli anni ’90. I suoi migliori risultati sono sicuramente il 5° posto ottenuto nel Gran Premio di Germania e il 6° posto conquistato a Spa.