Le Marche sotto la media nazionale sul costo della vita. A dare la bella notizia è il report dell’Istat. La media nazionale dell’aumento tendenziale dei prezzi, nel mese di maggio, è +7,6%. Scesa rispetto al mese di aprile che era +8,2%. Le Marche sono a +7,4%. Nella graduatoria dei capoluoghi di regione e città sopra i 100mila abitanti Ancona, con il suo +6,6 %, si piazza al 7° posto. Risultato positivo considerando il 7,2% di aprile. L’inflazione più alta si trova nella città di Genova con +9,5% e la più bassa a Potenza. Dal report Istat emerge che la marcia indietro del tasso di inflazione è dovuta principalmente al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e, in misura minore, dei beni Alimentari lavorati. Ad aumentare sono stati invece i prezzi degli alimentari non lavorati, da +8,4% a +8,8%, e dei Servizi relativi all’abitazione che da +3,2% sbalzano a +3,5%.
Dall’Unone Nazionale Consumatori arriva invece la classifica delle città con i rincari per servizi di alloggio, ristorazione, cibo e bevande. Sulla categoria ristorazione che include ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie. gastronomie e rosticcerie, Ancona riulta essere la seconda città, su 79 monitorate, con minori rincari. Tra le città italiane con l’inflazione più alta per prodotti alimentari e bevande analcoliche spiccano Macerata al quarto posto e Ancona al settimo.
