Messa all’alba vista pioggia per i fedeli, a Civitanova tra aloah e ippocampo il cattivo tempo non ha fermato la cerimonia per San Giovanni che si è svolta come da tradizione a partire dalle 4.30 nella spiaggia libera.
Tra canti e musica, ma anche tra lampi e vento i fedeli hanno atteso il sorgere del sole dove la fede cristiana si mescola alla tradizione pagana, per molti causa meteo incerto la sveglia non ha suonato, ma molti altri hanno assistito alla messa officiata dal parroco di San Carlo Don Sergio Criscione.
I piedi in mare e la preghiera, mani congiunte e capo chino, poi dopo l’eucarestia la consegna delle spighe benedette, a riprendere il profondo stampo contadino della festa, l’augurio è di feritilità e pace.
In acqua i fiori come i contadini un tempo li lasciavano a bagno per utilizzare l’acqua profumata del giorno dopo.
Con il profumo del mare prosperità e gioia.
La tradizione legata a San Giovanni Battista, vede di anno in anno sempre più credenti, alcuni giovanissimi, in una notte dove aspettare il sole, significa aspettare lo spirito santo.
