La gru che sovrasta il santuario di Macereto li dove un tempo campeggiava la lanterna lesionata dal terremoto e quindi rimossa è ormai il simbolo della rinascita post sisma di questo angolo dei Sibillini che si affaccia sull’altopiano tra Visso e Ussita.
Il cantiere è stato allestito e i lavori nel complesso di edifici attorno al santuario sono già partiti. Il via dal fontanile, poi la casa dell’armata, il porticato, il palazzo delle guaite e la casa delle pellegrini adibita a foresteria. Tutti spazi off limits da 7 anni e dove le ferite del sisma sono voragini ancora da rimarginare.
Dopo il ripristino degli edifici attorno al santuario toccherà anche alla chiesa in travertino dalla pianta ottagonale e dallo stile rinascimentale che con il tempietto dedicato alla Madonna e i preziosi affreschi del De Magistris rappresenta un gioiello d’arte incastonato tra i Sibillini.
Il progetto esecutivo è quasi pronto. Il via ai lavori non prima della prossima primavera.
9 milioni di euro il costo complessivo del maxi intervento di recupero che permetterà di riaprire il santuario e i locali annessi al complesso.
Tempo tre anni e fedeli, turisti e pellegrini potranno assistere al miracolo della rinascita del santuario di Macereto.