La notizia circolava ormai da qualche tempo, ma è di queste ore l’annuncio ufficiale il Gruppo Fedrigoni chiuderà dal primo gennaio 2025 la società Giano che si occupa del business dell’ufficio.
Cessazione dunque dell’attività commerciale e produttiva e ad ore, partiranno le lettere del licenziamento collettivo per 195 dipendenti, nello specifico: gli addetti alla produzione di carta per ufficio, manutenzione e gestione di materiali e spedizioni dello stabilimento di Fabriano , l’unità di trasformazione del vicino sito di Rocchetta e gli impiegati di Giano.
A dare la cmunicazione l’AD Marco Nespolo nella riunione con i sindacati che si è svolta a Fabriano. Immediata la reazione dei sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Carta e Stampa, inclusa la Rsu unitaria dell’area Marche: fermo impianti negli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta in concomitanza con l’assemblea dei lavoratori dei due siti interessati ai tagli, proclamazione immediata dello stato di agitazione per scongiurare i 195 esuberi.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto immediatamente un tavolo di confronto, fissando un incontro per l’8 e il 9 ottobre prossimo. “La chiusura totale dello stabilimento di Rocchetta e parziale di Fabriano rappresenta una vera e propria minaccia per i posti di lavoro e per il futuro del Gruppo”, sostengono i sindacati di categoria e non servono le rassicurazioni sulla volontà di continuare a investire sulle Marche e sulla crescita del brand Fabriano a livello globale.
Nelle Marche Fedrigoni è presente con stabilimenti a Fabriano e Rocchetta; a Castelraimondo e Pioraco (Macerata) e Sassoferrato che danno lavoro a 840 persone tra dipendenti e somministrati. La decisione di dismettere il business ufficio arriva dopo due anni di vana ricerca di partner disposti a investire su Giano per rilanciarne la competitività E per Fabriano un altro duro colpo in un panorama che si presenta già a tinte fosche.