E’ una dura condanna alla strage avvenuta in Nuova Zelanda quella che arriva dal Presidente Mattarella, ad Ancona per presiedere alla cerimonia di apertura del 50 esimo anno accademico dell’Università Politecnica delle Marche. Lontano dalla retorica, ma pieno di riferimenti all’attualità, il suo discorso cozza un po’ con il clima di festa che si respira in ateneo.
Mattarella elogia però i giovani e ne cita alcuni: da Giulio Regeni a Silvia Romano, la volontaria scomparsa in Kenya, passando per gli studenti in mobilitazione contro i cambiamenti climatici. “Studio e ricerca – dice – sono gli unici antidoti contro odio e violenza”.
A sottolineare l’importante ruolo dell’università, nel suo intervento d’apertura, anche il Ministro dell’Istruzione Bussetti, presente con il Capo dello Stato alla cerimonia nelle vesti d’ospite d’onore. Con lui arriva anche la notizia di 51 nuovi ricercatori per gli atei marchigiani, 18 per quello dorico.
Dopo la cerimonia ufficiale è stato il momento delle visite private. Il Presidente Mattarella ha chiesto espressamente di incontrare Ivan Cottini, l’ex modello di Urbania affetto da sclerosi multipla che ha fatto della danza la sua cura, oltre ai parenti delle vittime di Corinaldo. A loro il Capo dello Stato ha espresso tutta la sua vicinanza e solidarietà: “Non ci sono parole che possano darvi conforto – ha detto – ma solo necessità che si faccia con rigore giustizia”.