Gli agricoltori del pesarese ritornano a far sentire la loro voce. A bordo dei trattori, e a distanza di un anno, riprende la loro protesta. In dodici mesi, dicono, nulla è cambiato in meglio, come ad esempio la situazione economica che vede costi sempre più alti a fronte dei bassi prezzi dei prodotti agricoli. Il rischio è l’abbandono dei piccolo agricoltori, con negative conseguenze, tra cui anche il mancato mantenimento della biodiversità. La protesta prosegue fino a sabato 1 febbraio, e oltre al corteo del martedì pomeriggio con l’avvio nei pressi dell’ingresso dell’autostrada in strada di Case Bruciate e modifiche e sospensioni temporanee alla viabilità, ci sono appuntamenti di confronto con cittadini e istituzioni. Tra cui un’assemblea, mercoledì, con la partecipazione dei sindaci del territorio. Ne parliamo nei Tg del giorno!
