SMANTELLATA DALLA FINANZA DI MACERATA LA “FABBRICA DEL FALSO”

SMANTELLATA DALLA FINANZA DI MACERATA LA “FABBRICA DEL FALSO”

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I marchi  erano taroccati molto bene e le anomalie  nelle etichette impercettibili  se non ad un esperto consulente della procura ma non agli ignari  clienti che pensavano di acquistare capi di note griffe originali. E invece erano tutti contraffatti.

A smantellare l’industria del falso con l’operazione  “Fake dress” i finanzieri  del nucleo di Polizia economico finanziaria di Macerata che  a partire  da un controllo di routine in un outlet di Morrovalle, attraverso intercettazioni e pedinamenti hanno ricostruito la filiera del tarocco con ramificazioni in tutta Itlaia.

A capo della rete un 61 enne  del Chietino. Lui si occupava della fabbricazione  dei capi tarocchi con etichette, bottoni e buste provenienti dalla Cina.  

I capi contraffatti finivano poi nei negozi di mezza Italia grazie a commercianti compiacenti, anche marchigiani. Tra i 17  indagati, 16 italiani   e un cinese, infatti  tre sono del maceratese: una coppia di Potenza Picena  e un 53enne di Morrovalle. Loro che acquistavano un capo a 60 euro poi lo rivendevano a 100.

A trarre in inganno i consumatori oltre ai marchi, il prezzo nemmeno poi così tanto stracciato,  giustificato come sconto oulet.  170 mila i capi sequestrati che una volta immessi sul mercato avrebbero  fruttato un milione di euro ma che  sono stati sottratti al circuito illegale grazie a questa maxi operazione della Finanza.