GIORNATA DEL FEGATO, IL CIBO COME MEDICINA

GIORNATA DEL FEGATO, IL CIBO COME MEDICINA

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Nella Giornata del Fegato, i riflettori sono accesi sulla salute di uno degli organi più importanti e, allo stesso tempo, più trascurati del nostro corpo. L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e di corretti stili di vita. Secondo uno studio portato avanti da un gruppo di Medici di Medicina Generale di Ancona e del territorio anconetano, su un ampio bacino di pazienti, “oltre 16mila pazienti di età compresa tra 18 e 79 anni e senza distinzione di sesso, il 45% del totale è in sovrappeso e il 17% addirittura obeso, mentre uno su cinque presenta un sospetto di malattia al fegato. Per quanto riguarda le patologie epatiche iinoltre Il 90% dei casi potrebbe essere curato e risolto mantenendo uno stile di vita adeguato. Attenzione alle nostre abitudini: rimanere nel proprio peso forma, svolgere attività fisica e mangiare in maniera equilibrata. In questo ci viene in contro la dieta mediterranea che prevede un elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio extravergine, latticini, soia riducendo invece quello di carni rosse, pesce, uova. Tra i consigli degli esperti oltre seguire una dieta equilibrata, mantenere un peso nella norma, praticare attività fisica anche evitare il consumo eccessivo di alcol e fare attenzione all’uso prolungato di farmaci senza prescrizione. Il fegato “un organo vitale e molto delicato, tra i cui compiti c’è soprattutto quello di coordinare e regolare il nostro metabolismo: depura il sangue, si occupa della digestione dei grassi. Eppure, le malattie epatiche restano ancora oggi tra le più sottovalutate, spesso perché silenziose fino a uno stadio avanzato. La Giornata del Fegato vuole ricordare che la salute epatica è parte integrante del benessere generale. E che, attraverso piccoli gesti quotidiani e un’adeguata prevenzione, è possibile proteggere un organo fondamentale per la nostra vita.