E’ in via di risoluzione la grave crisi idrica che ha colpito il comune di Visso.
Iniziata con il terremoto del 2016, in questi giorni ha raggiunto il culmine.
Con la quasi totale perdita di portata della sorgente di Visso capoluogo il comune non è più in grado di garantire un servizio idrico adeguato alla popolazione, in buona parte nelle Sae, e alle aziende presenti sul territorio, neanche con l’ausilio di autobotti.
Lo si legge sul sito istituzionale.
L’Amministrazione chiedeva da tempo l’autorizzazione all’allaccio all’acquedotto del Nera, autorizzazione che il Parco ha in queste ore concesso con una portata di 10 litri al secondo per andare avanti.