CORONAVIRUS COSA FARE E COSA NON FARE

CORONAVIRUS COSA FARE E COSA NON FARE

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Il decreto del 9 marzo ha esteso la zona rossa a tutta Italia imponendo una serie di comportamenti che mira a contenere l’emergenza Coronavirus.

Per prima cosa rispettare la distanza interpersonale: bisogna rimanere almeno ad un metro, ovunque, anche all’aperto.

Chi ha più di 37 e mezzo di febbre deve stare a casa, chiamare il medico di base o la guardia medica ma senza andare al pronto soccorso.

Non si può uscire dal proprio comune salvo che per situazioni di urgente necessità, per lavoro e per ragioni di salute.

Per spostarsi per lavoro è bene avere l’autocertificazione. Sono comunque garantiti i rientri nel proprio domicilio.

Anziani e persone immunodepresse devono stare a casa.

Non ci saranno messe o funzioni religiose, non si celebrano neppure i funerali: il sacerdote potrebbe avere un momento di preghiera sulla bara all’aperto con i familiari.

In ogni caso sarà il sacerdote a celebrare messa in privato per il defunto.

Bar, gelaterie, ristoranti rimarranno aperti solo dalle 6 alle 18.

All’interno bisogna rispettare la distanza di sicurezza.

Le farmacie sono aperte, le scuole chiuse ovunque fino al 3 aprile.

Riunioni e manifestazioni sono vietate, di qualunque genere anche sportive .

Palestre, piscine, pub, discoteche musei, biblioteche sono chiusi.

Gli uffici comunali forniscono servizi on line, solo quelli urgenti sono garantiti al pubblico.

A fare la spesa può andare solo una persona per famiglia.

Si può uscire a fare una passeggiata, ma evitando gli assembramenti.

Nei negozi di alimentari i commercianti devono stabilire un numero massimo di persone all’interno garantendo la distanza di sicurezza.

La spesa andrebbe fatta nel proprio paese.

I corrieri delle merci possono circolare.

In ogni caso uscire di casa solo per necessità vere e reali.