Per una sera hanno acceso le luci e le insegne dei loro locali e apparecchiato la tavola simulando un’apertura fittizia, e c’è pure chi ha inscenato una cena.
Ristoranti e bar della marche hanno aderito così ieri sera al flash mob “risorgiamo italia” lanciato a livello nazionale dal “Movimento imprese ospitalità” per protestare contro la decisione del governo di far ripartire la categoria il 1 giugno.
In centinaia dopo il tam tam sui social sulla pagina facebook “Baristi e ristoratori uniti delle marche” hanno postato video e foto della loro riapertura fittizia.
Dopo la “cena di protesta”, in mattinata hanno invece riconsegnato le chiavi delle loro attività ai rispettivi Sindaci.
Un gesto simbolico per chiedere aiuto alle autorità locali a fare pressing sul governo per interventi a sostegno del settore: dal mantenimento della cassa integrazione in deroga e del sussidio Inps per le partite Iva almeno fino al 31 dicembre, fino il congelamento di tutte le tasse fino a gennaio 2021 , passando per la soppressione delle accise sulle utenze di luce, acqua e gas e l’annullamento della Tari e della Tosap nei periodi di stop.
Misure che potrebbero aiutare gli operatori a riaprire la saracinesca affinché la “cena flash mob” non sia davvero l’ultima cena.