E’ il denaro è una delle principali vie di trasmissione del Coronavirus. Tutti lo toccano e il Covid ha un’ottima capacità di resistenza sulle superfici. Sulle banconote può rimanere un paio di giorni, sulle monete che sono leghe metalliche, anche di più.
Basti pensare che a 21-23 gradi con il 40% di umidità in laboratorio sull’acciaio e sulla plastica permane 4 giorni e servono 7 giorni per l’abbattimento totale. Non a caso Cina e Corea già a marzo avevano attivato una sorta di pulizia del denaro circolante.
La stessa idea la ha avuta un geniale studente di appena 17 anni dell’I.I.S Galilei di Jesi Viorel Ionut Bohotici che ha creato il progetto del Washed Cash.
L’ozono è un microbicida: in pratica danneggia gli acidi nucleici virali impedendone la replicazione. Funziona su virus e batteri anche se non c’è ancora la prova scientifica della sua efficacia sul covid 19. Il denaro consente comunque la circolazione di molte altre malattie, come la banalissima influenza se non si rispettano le basilari norme igieniche.
Lo studente ha anche valutato l’opzione di utilizzare come base, i verificatori di banconote false, sostituendo le lampade con quelle ad adeguata frequenza, in modo da avere una doppia funzione.
Viorel, seguito dalla sua insegnante, la Professoressa Maria Lauretta Riccioni, ha partecipato anche a una call americana fatta di presentazioni, workshops, dimostrazioni ed esibizioni.
Il dispositivo infatti consentirebbe di sentirsi più al sicuro non solo oggi, ma anche in futuro, contro ogni virus o battere trasmissibile.