L’emergenza coronavirus ha messo sotto pressione la sanità marchigiana soprattutto in alcune zone della regione, come il pesarese dove si è concentrata la maggior parte dei casi e gli ospedali riuniti di Ancona visto che l’ospedale è un riferimento per tutta la regione.
La risposta dell’ospedale regionale però, grazie alla stretta collaborazione con altre realtà come quella dell’università politecnica è stata tale da consentire di dare le risposte più avanzate.
Importante anche la fusione, dello scorso dicembre, tra la Chirurgia Generale e la Chirurgia d’Urgenza che ha permesso di affrontare con maggiore efficacia anche l’emergenza Covid.
Grazie a quel passaggio, avvenuto ben prima che scoppiasse la pandemia, è stato possibile organizzare meglio il lavoro ed effettuare interventi chirurgici di urgenza anche su pazienti positivi.