Il nostro viaggio alla scoperta del Sentiero dell’Aquila, a Genga nell’entroterra anconetano, parte dalla Fontana di Vallemania, che risale all’anno 1000 – 1200. Di recente è stata sottoposta a restauro conservativo.
Qualche centinaio di metri più in alto la chiesa, costruita di recente, al posto di una medioevale. Da qui parte un anello di 7,6 km, con un dislivello di 400 metri, che si percorre in tre ore circa. Passando per Pierosara, il castello di Genga, Rosenga e Vallemania. Un percorso fortemente voluto dalla Comunanza delle Tre Parrocchie (Genga, Monticelli e Rosenga), che si è impegnata come ente giuridico con il sostegno dell’ente parco, e che si può imboccare da diversi punti. Uno dei più suggestivi è il Belvedere, che sorge accanto al Colle Sant’Angelo dove si trovava una chiesa longobarda con ossario, che è stata coperta dalla sovrintendenza, ma che resta un luogo di meditazione. Qui ci sono giochi per bambini, e nelle giornate limpide si vedono il Monte Cucco, il Catria, il Sasso Simone e Simoncello. Ma tanti sono i progetti in cantiere, come ci spiega Giuseppe Locci, Presidente della Comunanza Agraria Le Tre Parrocchie ormai da 5 anni
Un territorio così ricco: con le Grotte di Frasassi, il paese di Genga, il Santuario della Madonna di Frasassi, può puntare ad attrarre e trattenere i turisti per più giorni. Molto si potrebbe ancora fare come valorizzare Vallescappuccia con i suoi pregi botanici
Lo stesso Belvedere potrebbe diventare un’area camper con sosta pic-nic. La comunanza cercherà di attingere a fondi regionali e comunitari per assecondare sempre di più la sua vocazione turistica del suo territorio.