Nella prima tornata elettorale post lockdown, la paura del contagio non ha frenato l’affluenza alle urne e non ha scoraggiato il voto dei marchigiani, nonostante le nuove misure anticontagio: obbligo di mascherina e di igienizzazione delle mani, percorsi di entrata e uscita differenziati e divieti di assembramenti.
REFERENDUM: il referendum nelle Marche alle ore 23 ha registrato un’affluenza del 47,56%, una delle più alte d’Italia, dopo quella di Valle d’Aosta, Trentino e Veneto: ben 8 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale del 39,38 per cento. L’affluenza più alta in provincia di Pesaro che ha sfiorato il 49 per cento (con il 48,72%), a seguire quella di Macerata (48,43%), Ancona (47,46%), Fermo (47,16%), Ascoli (44,92%).
REGIONALI: Alle ore 23 ha votato per le regionali il 42,72% degli aventi diritto, rispetto al 49,78 del 2015, quando si è votato nella sola giornata di domenica 31 maggio. Hanno già espresso il loro voto 559.962 marchigiani.
La prima giornata di voto ha fatto registrare un’affluenza del 42,96% nella circoscrizione di Ancona (rispetto al 51,54% del 2015 e al 63,50% del 2010, quando si è votato in due giornate, come nella tornata attuale). In quella di Ascoli Piceno la percentuale è stata di 41,07 (47,36% nel 2015 e 61,40% nel 2010), in quella di Fermo 43,05% (51,46% nel 2015 e 61,10% nel 2010), in quella di Macerata 40,51% (rispetto al 47,17% del 2015 e al 61,90% del 2010), in quella di Pesaro e Urbino 45,34% (50,55% nel 2015 e 64,20% nel 2010).
AMMINISTRATIVE: per quanto riguarda le amministrative nei 17 comuni interessati dal voto l’affluenza è stata invece del 48,41 per cento. Nei tre Comuni al voto in provincia di Ancona l’affluenza è stata del 46, 25 per cento. Nei due comuni della provincia di Ascoli del 54,90%, nei 7 comuni della provincia di Fermo del 49,46%, nei tre comuni della provincia di Macerata del 49,34 e nei due comuni della provincia di Pesaro del 54,40%.
